Mercoledì, 26 Marzo 2014
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Scrittura Creativa - Un Ebook e un
Video Corso Gratuiti
Un ebook e un video corso
gratuiti adatti a chi ha appena iniziato ad interessarsi alla Scrittura
Creativa, grazie ai quali è possibile immergersi nel fantastico mondo della
scrittura e scoprire le tecniche più utilizzate, ma non solo. Una guida da
non perdere. Ecco come imparare le basi della Scrittura Creativa
velocemente. Benvenuti su BeliceWeb.it e Buona Lettura!
Fonte :
BeliceWeb.it
Scrittura Creativa
Scrittura creativa - Wikipedia
La scrittura creativa è ogni genere di scrittura che vada al di là della
normale scrittura professionale, giornalistica, accademica e tecnica. La
scrittura creativa include romanzi, racconti, poesie e poemi. Nata in molti
paesi come manifestazione spontanea di giovani scrittori, è diventata un
fenomeno di costume, anche con buoni risultati editoriali e con il fiorire
di scuole di Scrittura creativa. Anche la scrittura per il cinema e il
teatro rientra nella scrittura creativa, ma viene generalmente insegnata in
corsi a parte.
In Italia
La scrittura creativa in Italia nasce a metà degli anni ottanta del XX
secolo, grazie all’iniziativa di alcuni scrittori che attivarono i primi
corsi. Il primo a inaugurare corsi di scrittura creativa è Raffaele Crovi
che, nel 1984 presso il Teatro Verdi di Milano, ne introduce l’insegnamento
seguendo la tradizione delle università statunitensi. L’anno successivo cede
il testimone a Giuseppe Pontiggia.
Pochi anni dopo, nel 1988, a Roma
nasce la "Scuola di scrittura Omero", prima scuola di scrittura creativa. Il
primo corso è tenuto da Vincenzo Cerami, noto scrittore e sceneggiatore. A
Firenze nasce la Scuola di "Semicerchio. rivista di poesia comparata"
(http://www.unisi.it/semicerchio), la prima a nascere come scuola di poesia,
che ha ospitato lezioni di premi Nobel, Pulitzer, premi Strega e premi
Viareggio ed è stata frequentata da autori poi emersi sulla scena nazionale.
Verso la metà degli anni novanta in Italia la scrittura creativa diventa un
vero e proprio fenomeno culturale. Un po’ ovunque nella penisola nascono
scuole e laboratori di scrittura creativa ed è un boom anche di libri e
manuali di scrittura. Sono, infatti, di questo periodo le principali scuole
italiane: nel 1993 Giulio Mozzi fonda a Padova la “Piccola scuola di
scrittura creativa” presso il circolo “Lanterna Magica”, nel 1994 a Torino
Alessandro Baricco con alcuni colleghi apre la “Scuola Holden” e negli anni
immediatamente successivi a Venezia inizia la sua attività il “Laboratorio
di scrittura creativa” presso il circolo “Walter Tobagi”, mentre a Trieste
viene avviato il progetto di scrittura “Parola per parola” e a Milano, prima
presso lo Zelig, poi al Teatro dell'Arte, “Bartleby - Pratiche della
scrittura e della lettura” di Giampaolo Spinato, da cui nascerà
l'associazione “Bartleby Factory”. Accanto a queste scuole nascono numerose
iniziative di enti privati e associazioni che propongono corsi, seminari e
laboratori più o meno articolati, fra cui notevole quello molto strutturato
della scuola di narrativa di Raul Montanari, a Milano, che porta numerosi
allievi alla pubblicazione con i più grandi editori italiani.
Solo recentemente, e con un ritardo di quasi un secolo rispetto alle
università americane, alcune università, all'interno delle facoltà di
lettere o scienze della comunicazione, e alcuni insegnanti di istituti medi
superiori hanno inserito la scrittura creativa nei loro programmi.
Metodi di insegnamento
Negli Stati Uniti, oltre alle università che hanno nei loro programmi come
materia autonoma la scrittura creativa, esistono numerose scuole di
scrittura che organizzano corsi di scrittura creativa, aperti a tutti e a
pagamento; la maggior parte applica metodologie di insegnamento uguali o
simili. Nelle classi, generalmente con pochi partecipanti e altamente
strutturate, vengono usati i seguenti metodi:
lezioni sugli elementi dell'arte della scrittura dove i partecipanti
imparano come fare una trama, un intreccio, come impostare dialoghi, come
creare personaggi, quando introdurre nuovi elementi, come dare “voce” ad una
storia;
esercizi di scrittura dove ognuno scrive le proprie opere e poi le sottopone
all'attenzione di altri studenti o colleghi del corso;
lezioni in cui vengono analizzati i lavori dei colleghi, con la possibilità
di avere degli utili e positivi feedback relativi ai loro progetti.
Oltre a commenti e opinioni, vengono dati suggerimenti da esperti e
insegnanti, attraverso un dialogo in cui è possibile fare domande ed avere
risposte immediate; questo metodo è utilissimo per migliorare la scrittura e
le capacità degli aspiranti scrittori.
Oltre a credere profondamente che l'arte della scrittura si possa insegnare,
nei corsi di scrittura creativa si ha come obiettivo la demistificazione del
processo di scrivere, e si dà la possibilità agli studenti di imparare a
liberare la propria immaginazione e fantasia, in un ambiente sicuro e
creativo.
Tecniche, teoria e pratica
Nella parte teorica di un insegnamento si comincia elaborando un testo nel
quale si tiene conto di alcuni elementi fondamentali.
Componenti della scrittura
creativa
L’ispirazione creativa
Lo spunto può essere colto dalla
realtà presente o passata, dalla storia o da un evento immaginario; ma
l’ispirazione può derivare anche da un sogno come avveniva per esempio per
lo scrittore William Seward Burroughs il quale proprio dalla propria
attività onirica ha tratto spunto per realizzare la maggior parte delle sue
storie, soprattutto per quanto riguarda l’ambientazione e i personaggi. Il
drammaturgo belga, Michel de Ghelderode invece, nel creare i suoi drammi si
ispirava molto spesso ai quadri della tradizione fiamminga; la scrittrice
Dacia Maraini per scrivere il romanzo “La lunga vita di Marianna Ucrìa” si
ispirò ad un quadro esposto a Villa Valguarnera a Bagheria.
Il linguaggio e lo stile
La terminologia adottata
costituisce un potente mezzo di comunicazione: l’uso di similitudini e
metafore contribuisce ad arricchire la narrazione di eleganza così come gli
elementi denotativi e connotativi delle parole aggiungono stile ed efficacia
alla narrazione stessa. Lo stile è inoltre fondamentale per rendere vivido
il racconto stesso, carattertistica centrale della narrativa, che non
significa realismo ma una buona percezione da parte del lettore delle scene
e dei fatti descritti. La parola quindi, costituita dagli aggettivi,
avverbi, nomi e preposizioni è la vera padrona di casa di tutto il tessuto
narrativo.
I personaggi e l’ambiente
L’intreccio fondamentale della
storia nasce dall’interazione dei vari personaggi all’interno dell’ambiente
narrato; esistono opinioni diverse in merito all’ordine in cui nascono i
personaggi e l’ambiente. Alcuni scrittori sostengono che la storia abbia
origine da un contesto all’interno del quale debbano essere dipinti e
narrati i personaggi, altri scrittori invece sostengono che viceversa i
personaggi con le loro peculiarità e caratteristiche comporranno e
sveleranno lo sfondo e l’ambiente in cui essi stessi si muoveranno. Già
Aristotele aveva affrontato la questione dando priorità all’ ambiente e
affermando che “i personaggi non svolgono l’azione scenica per riprodurre i
caratteri, ma attraverso le azioni essi assumono i caratteri”. “Inoltre,
senza azione non sussiste tragedia, ma può sussistere senza caratteri”. I
personaggi inoltre rappresentano un vero veicolo liberatore di creatività:
essi vengono concepiti, modificati, caratterizzati e rimangono all’interno
della mente dello scrittore fino a quando non sono veramente reali e pronti
per essere inseriti e calati nella storia. Di essi, poi, vengono dipinti,
attraverso una mirata distribuzione di dettagli durante tutto il racconto, i
tratti fisici, psicologici e caratteriali che vanno a comporre e a svelare
la loro personalità.
Spazi e luoghi
Delimitano l’habitat all’interno
del quale si muovono i personaggi e si sviluppa la trama; possono essere
reali o di fantasia, ricchi di dettagli e con riferimenti a luoghi e paesi
ben precisi oppure più generici e meno particolareggiati. La scelta di
fornire o omettere questi elementi risponde all’intento dello scrittore di
creare le condizioni perché il lettore si immedesimi nella storia stessa
oppure la completi con elementi tratti dalla propria soggettività.
La conflittualità/tensione
E' un elemento
determinante per catturare l’attenzione del lettore ed è sempre stata una
fonte preziosa di interesse che ha nutrito tutta la letteratura. Spesso il
conflitto non è solamente uno, ma la storia si arricchisce di intensità con
l’introduzione di nuovi elementi conflittuali che si vanno a sovrapporre e a
intrecciare a quello di partenza. La bravura dello scrittore consiste nel
riuscire a moderare la durata, l’intensità e la frequenza degli eventi
tensivi allo scopo di coinvolgere il lettore con un adeguato livello di
attenzione e interesse tale da proseguire nella lettura.
Suspense e sorpresa
E' il modo in cui lo scrittore
riesce ad organizzare la storia alimentando ad arte le situazioni con colpi
di scena o momenti che tengono il lettore con il fiato sospeso, oppure lo
sorprendono con eventi impossibili da immaginare fino alla riga precedente.
Nello specifico, la suspense si realizza quando il lettore è a conoscenza
che molto vicino nel racconto capiterà qualcosa di negativo ad uno o più
personaggi, i quali molto spesso ignorano la possibilità che ciò avvenga; la
sorpresa, invece, è l’accadimento di un fatto positivo o negativo ma non
immaginabile fino a quel punto né da parte del lettore, né da parte del
personaggio che viene coinvolto.
Trama
E' l’elemento che
costituisce la struttura portante del tessuto narrativo e può essere
suddivisa nelle seguenti fasi: apertura e ambientazione, susseguirsi della
vicenda, apice dell’ intreccio e conclusione. Nella fase iniziale vengono
forniti gli elementi necessari per potersi orientare e allo stesso tempo una
parte di elementi misteriosi per stimolare la curiosità del lettore; con il
susseguirsi della storia e il conseguente sviluppo si arriva alla fase
cruciale e centrale che è costituita dalla fabula, cioè dalla vicenda
raccontata secondo un ordine temporale e dall’intreccio cioè dal susseguirsi
vero e proprio dei fatti e degli eventi. L’apice della vicenda è il momento
determinante in cui l’attenzione e la curiosità del lettore raggiunge il
livello più intenso che lo porterà, attraverso una calibrata modulazione di
vari momenti, alla conclusione o soluzione della vicenda narrata.
Tempo della narrazione
In genere il tempo narrato non
coincide con il tempo reale e spesso proprio per esigenze temporali l’autore
può scegliere di accelerarlo o di rallentarlo; in entrambi i casi inoltre si
può scegliere di non raccontare tutti i passaggi ma di lasciare parte di
essi alla fantasia o alla deduzione del lettore. I fatti che non vengono
narrati si chiamano “ellissi” mentre quelli che vengono dedotti si chiamano
“inferenze”.
Show, don't tell (Mostra, non raccontare)
E' un'espressione di tecnica
narrativa di derivazione anglosassone. Viene utilizzata come raccomandazione
per gli scrittori che fanno un uso eccessivo di spiegazioni e commenti a
discapito dell'azione e dei dialoghi. Se lo scrittore usa azione e dialoghi
per rivelare un personaggio, la trama dovrebbe risultare più interessante al
lettore. Quest'ultimo dovrebbe sentire di vedere la scena schiudersi di
fronte a sé e, in conseguenza di ciò, giungere a una propria interpretazione
senza interferenze da parte dell'autore.
Una narrazione creativamente
efficace quindi prevede il coinvolgimento di molteplici fattori ed elementi,
dal prologo all’epilogo il tessuto narrativo deve coinvolgere in modo
coerente ma anche a tratti sorprendente il lettore, dove a partire dai
singoli personaggi, passando alla trama ma anche all’ ambiente e allo stile
narrativo, si arriva ad avere una lettura piacevole e stimolante.
Nella fase pratica del lavoro vengono messi in pratica gli strumenti
narrativi acquisiti durante l’analisi teorica. Durante ogni lezione si fanno
esercitazioni, confronti e correzioni. Vengono scritti racconti e analizzate
le idee individuali per uno sviluppo letterario. È questa la fase in cui la
creatività viene incoraggiata e indirizzata sulla strada di un percorso
narrativo coerente e personale.
Nei laboratori di scrittura creativa gli insegnanti offrono gli strumenti
per affrontare la stesura di un testo narrativo attraverso la verifica delle
fasi e degli elementi che lo costituiscono. Si parte con la lettura dei
testi e, successivamente, si passa all'esercitazione della scrittura.
Leggere è la prima e più importante attività per chi scrive; come in tutte
le arti, il punto di partenza è l’esperienza dei maestri: ecco quindi che
diventa indispensabile la presenza in ogni lezione di esercizi guidati su
testi letterari già scritti, alcuni famosi, altri da scoprire, e
l’approfondimento di classici, che permettono di conoscere la pratica
letteraria “dal vivo” e di scoprire le tecniche in azione usate dagli
scrittori. Gli esercizi permettono di mettere le basi della creatività
letteraria, anche attraverso il confronto del proprio lavoro con quello
degli altri studenti. In questo modo il corso viene vissuto come un vero e
proprio laboratorio di scrittura: ogni tappa dell’apprendimento diventa
l’occasione per scoprire il piacere di fare letteratura, di verificare le
proprie attitudini e di individuare una voce personale.
La Scrittura creativa - racconti e romanzi, fiabe, gialli, storie di
fantasmi, fantascienza, teatro, poesia – applica diverse tecniche, a
seconda del tipo del testo letterario che si va a scrivere. Es. per scrivere
un racconto bisogna seguire certe regole, che non sono le stesse
“utilizzabili” in una poesia.
Immergiti nel fantastico mondo
della fantasia, scrivi il tuo Libro Avventura e divertiti con i tuoi amici a
risolvere enigmi e misteri. Ecco che cos'è un Libro Avventura e come si
crea...