ASCOLI PICENO – L'articolo che
segue parla, non solo di un mezzo di trasporto, ma forse del mezzo di
trasporto più longevo che abbia mai calcato il mercato italiano. Questo
mezzo, che ha insieme alla 500, alla 600, alla Lambretta e alla Vespa,
motorizzato l'Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale, è l'Ape.
Recensione di Allevi Bruno
L' “Apetta” è disponibile in 4
distinte versioni (Ape 50, Ape TM, Ape Classic, Ape Calessino). Le
motorizzazioni sono le seguenti: 50 cc a Benzina per l'Ape 50, 220 cc
Benzina o 422 cc Diesel per l'Ape TM, 422 cc Diesel per l'Ape Classic, 422
cc per l'Ape Calessino. Le varianti di carrozzeria sono invece: per l'Ape 50
Pianale Lungo, Pianale Corto, Cross Country, Furgone; per l'Ape TM Pianale,
Pianale Lungo, Ribaltabile, Furgone, per l'Ape Classic variante unica
cosiccome per l'Ape Calessino.
Esternamente, nonostante le
versioni si differenzino per alcune particolarità (l'Ape 50 è la
versione Baby, piccola e compatta, la TM è insieme alla Classic quella che
ha fatto la storia del modello con la sua cabina di forma rettangolare,
mentre la Calessino si ispira alle versioni che negli anni '50 e '60 portavo
in giro per Capri i turisti), il leit motive comune è quello della cabina
anteriore di forma squadrata con un piccolo paraurti protettivo per l'unica
ruota anteriore e un cassone posteriore (di grandezza variabile a seconda
della versione prescelta) alle cui estremità laterali sono alloggiate le due
ruote posteriori.
Come tradizione i gruppi
ottici anteriori sono integrati nella parte centrale della cabina, in
una fascia che attraversa da parte a parte la cabina stessa. I gruppi ottici
posteriori invece sono alloggiati, nel tradizionale stile Ape, sotto il
cassone, a mo di cornice al motore, che ricordiamo è posteriore ed
alloggiato sotto il cassone. Accomodandosi dentro la cabina del tre ruote
made in Piaggio, vediamo come questa sia differente a seconda del modello
scelto: la cabina dell'Ape 50 ospita al massimo un passeggero, mentre quelle
della TM e della Classic ne possono portare due, la Calessino, grazie al suo
design particolare può ospitare fino a 4 persone.
Altra differenza per quanto riguarda l'interno, semplice e lineare, è
la differenziazione delle versioni fra quelle a manubrio (come gli scooter)
e quelle con il volante (come le auto). Per il resto, abbiamo una cabina
accogliente, completa di tutti gli strumenti idonei per la vita a bordo con
un quadro strumenti semplice da leggere e funzionale. Ed ora il momento del
test drive: l'Ape guidata è stata la TM 422 Diesel Volante Pianale da 9600
€. Salire a bordo dell'Ape, o meglio, dell'Apetta, come viene
affettuosamente chiamata, è fare un giro nella storia. La storia di un
Italia che lavora, e che grazie all'Ape è riuscita a motorizzarsi e a
crescere.
Su strada il comportamento è quello di un mezzo compatto, che ha il
pregio, grazie alle sua dimensioni contenute, di essere usato in maniera
polivalente sia in città che in campagna (ottima la soglia di carico e la
portata massima del cassone che è di 755 kg). Doti che unite ai consumi
irrisori e a velocità massime basse (la velocità massima del mezzo provato è
di 65 km/h) fanno dell'Ape un veicolo ideale per chi deve spostarsi per
brevi tragitti o deve lavorare in zone in cui il caos e la velocità non sono
compagne di tutti i giorni.
Infine il listino prezzi. Iniziamo con l'Ape 50: si va da 4838 € per
la 50 Pianale fino ad arrivare a 5105 € della 50 Furgone (Benzina). Ora
tocca all'Ape TM: si va da 7355 € della 220 Pianale fino ad arrivare a 8444
€ della 220 Furgone (Benzina), per la 422 Diesel Pianale invece occorrono
8444 €. Per l'Ape Classic 422 Diesel bisogna sborsare 6436 €, mentre per la
versione Calessino Diesel occorrono 11082 €.
Bruno Allevi
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