Un nuova teoria che potrebbe
realmente cambiare la nostra concezione dello spazio e del tempo, ma non
solo. Una nuova teoria che potrebbe finalmente rispondere alle tante domande
che l'uomo si è posto fino ad oggi, senza tuttavia trovarne una risposta. La
Teoria di Vincenzo Russo, filosofo e ricercatore privato : Vi trasmetto un
articolo sulla mia teoria, che consiste di una sintesi divulgativa, che ne
precede lo studio.
Fonte :
BeliceWeb.it
L'esame nuovo è vino nuovo e non va messo nella botte vecchia
Vi trasmetto qui di seguito, il
pezzo divulgativo appositamente scritto da me, per soddisfare la sua
personale disponibilità nei miei riguardi.
Le comunico altresì ,che tutto il mio sito è a sua disposizione per trarne
stralci, sintesi, brani e traduzioni accurate in altre lingue.
Oltre alla mia presente autorizzazione personale a Lei , nel mio sito
troverà altre esplicite richieste a tutti i miei lettori nel mondo ,di fare
opera di divulgazione in tal senso.
Questa mia opera io l’ho donata gratuitamente in rete a tutte le persone di
buona volontà.
In breve : questa teoria unificata dell’universo fisico e mentale ,concilia
tutte le branche della conoscenza e persino la fede con la ragione in un
unico sapere.
Questa teoria è un dono di Dio tramite l’intercessione di S. Pio da
Pietralcina, (poi Le dirò).
Pertanto spetta a tutti i lettori difendere dagli attacchi dei nemici di Dio
l,’antica via della Verità .
Quella Via della verità dei filosofi italici, che fu prima perduta e che io
oggi ho ritrovata e completata.
La Via della verità scientifica deve essere impiegata a fianco della fede
,contro la moderna via delle opinioni che è il relativismo immorale.
Nel sito sono disponibili inoltre ,altre due sintesi già pronte e complete
di schemi a colori.
Rispettosi saluti da VINCENZO.
La Teoria di V. Russo
LA TEORIA UNIFICATA FUORI DAL
CIRCUITO ISTITUZIONALE, DA UN RICERCATORE SCONOSCIUTO???
La teoria unificata dell’universo fisico e mentale è stata da me trovata
,per aver intuito un primo assioma corretto.
L’assioma fondamentale della conoscenza ,che è l’assioma della velocità di
percezione dei giudizi.
Il giudizio scientifico ,universale, immutabile e necessario è il concetto
di Socrate, giunto ai giorni nostri alla sua forma compiuta nel giudizio
sineterico, (l’identico col diverso).
-Intendendo per Essere identico a
Sé medesimo, l’individuo-persona ,cosciente di se e formulante giudizi sulla
percezione di esistere realmente in sé .
-Intendendo per essere diverso ipotetico ,l’esistere immaginario materiale
,come se fosse ,fuori di sé.
In matematica i teorema costruiti sulla base di principi primitivi
indimostrabili ma accettati come veri, giunge alle forme di costruibilità
della conoscenza incompleta o indecidibile ,che noi chiamiamo sintetica e
analitica.
Senza la mente sineterica ,che unisce i giudizi accidentali dei diversi con
l’identico ,non avremmo mai la teoria, che consente di unificare i casi
particolari dei fenomeni incompleti o indecidibili,in un quadro unico
comprensibile.
Questa fino a Newton è stata la scienza ,approdata ai giudizi sineterici
galileani ,che indagano le cause visibili ,(l’identico), e gli effetti
visibili,(il molteplice divenire degli effetti apparenti).
Poi la scienza moderna ha incontrato una difficoltà ,(fino ad ora
insuperata) ,essendosi trovata a prospettare non più una sola unica teoria
,che per quanto incompleta o indecidibile era stata pur sempre unica fino a
Newton.
Dopo la scoperta dei quanti invece ,la fisica classica si è trovata avanti
due strade teoriche diverse e incompatibili.
-La fisica relativistica ,che spiega i fenomeni del moto visibile a partire
dalle molecole, alle galassie e fino all’universo intero.
-La fisica quantistica che spiega altrettanto bene i fenomeni del moto
invisibile a discendere dall’atomo ai quark.
A questo punto a me è stato evidente che ciò che divide l’interpretazione
delle due diverse teorie, consiste della velocità di percezione
dell’informazione ,che transita dal fenomeno alla mente.
Rispetto al nostro cervello e ai nostri sensi ,la distanza degli eventi
invisibili minimi e degli eventi visibili massimi varia secondo le regole
della relatività di Einstein. Ma rispetto alla nostra mente non è così
neanche nel mondo grande dei fenomeni dei corpi visibili.
L’informazione una volta riposta in memoria .diviene conoscenza istantanea.
Ovvero se io studio diritto, geografia o matematica o fisica, alla fine
degli studi tutta la matematica ecc. che conosco ,sta unificata nella mia
memoria tutta insieme. Saranno il cervello ed i sensi a richiedere qualche
frazione di secondo per richiamare le nozioni diverse ,all’attenzione
mentale istantanea ,e serviranno persino qualche ora di oratoria, per tenere
una lezione agli studenti attraverso la propria voce.
Ma questa è solo la quantizzazione dell’informazione dei fenomeni unificati,
che transita nel molteplice divenire diverso.Ciascuno però conosce tutta
insieme la propria disciplina ,riposta in memoria nella sua conoscenza
personale.Occorre tempo interiore cerebralizzato in sensazioni fisiche ,per
rivisitare coscientemente la conoscenza continua della mente, trasferita ora
in frattali di effetti diversi ,nello spazio tempo quantizzato
esterno.Avendo capito quindi, che la conoscenza nella mente supera la
velocità della luce ,acquisendo una conoscenza sineterica
tachionica,(istantanea).
E’ stato facile includere la fisica quantistica e la fisica relativistica
nella mia nuova fisica tachionica , che include entrambe ,come suoi casi
particolari.
Resta però il problema fisico dei sensi ,che sono allocati ad una grandezza
scalare mediana tra il minimo esistere nell’atomo e l’esistere fuori
dall’atomo,nelle galassie e persino nell’universo intero che è enorme.Per
questo motivo io indico la partenza del mondo esterno all’atomo ,nella
molecola.Do il tempo all’informazione di introdurre una relazione di
significato all’ accelerazione relativistica ,che poi cessa repentinamente
di manifestarsi in modo accentuato ,con corpuscoli di grandezza maggiore di
una molecola. La cosa più grande che si è potuta accelerare a velocità
prossime a quelle della luce è stata infatti una molecola. Con corpi più
grandi non si trovano mezzi ed energia a sufficienza . A tal proposito per
me in tale direzione teorica di accelerazione relativistica, si va alla
disintegrazione della materia e non più ad effetti relativistici concreti
,(super nova si ,buchi neri no) .
Vedi nel sito
http://www.webalice.it/iltachione ,altre spiegazioni in merito.
L’uomo che osserva i fenomeni al livello scalare al quale è posto il suo
sistema dei sensi .
Quando osserva un atomo a partire dalla sua superficie elettronica, ma ancor
meglio se parte dalla superficie della molecola e giunge fino alle
dimensioni dei propri sensi , sta sicuramente nel mondo della fisica
classica quando ne prende conto, come di una particella che si muove a
velocità basse.
Se però le velocità del moto si approssimano a quelle della luce le cose si
complicano . Poiché ogni osservatore posto in laboratori e condizioni
diverse d’osservazione ,riceverà informazioni relative e diverse dalla
particella in moto. Occorrerà allora operare matematicamente con le
trasformazioni di Lorenz e la rinormalizzazione, per stabilire un'unica
realtà uguale per tutti gli osservatori ,che si trovano in laboratori e
condizioni di moto diversi. Ovvero per eliminare le risultanze assurde di
quantità infinite per realtà materiali ,che per principio devono essere
finite.. Si deve rinormalizzare la previsione di teoria,che prevede quantità
infinite per misure fisiche ,che risultano invece sperimentalmente finite.
Veniamo allora a dettagliare l’errore ,che si era introdotto nei giudizi
analitici e sintetici ,nei secoli passati succubi di cattiva filosofia ,che
ci ha condotto dal sofismo al relativismo attuale e che rende incompleta o
indecidibile la teoria Standard ,impedendo la coniugazione di tutta la
fisica in un'unica teoria.
Molto in breve.
Nella Magna Grecia ,ossia nell’Italia meridionale , il filosofo Parmenide ed
il suo principale allievo Zenone, pensarono che L’ESSERE reale ,era un
essere invisibile, personale e auto cosciente di sé ,immobile,indiviso e
indivisibile, completo e immutabile, necessario e universale. Pressappoco il
dio cristiano incorruttibile.
Con una descrizione moderna possiamo dire , che occorre che questo Essere
sia un software del tutto astratto e allogato in un solo punto geometrico a
dimensionato cioè a spaziale e atemporale.
l’Essere spiegato come divisibile ed esteso nello spazio invece ,non solo
non giungerebbe ad essere incorruttibile ,onnipotente ecc. ecc.. Ma se i
suoi valori venissero pensati realmente divisi e quantizzati nel visibile
hardware esteso nel vuoto. Neppure giungerebbe ad esistere con ragioni
sufficienti .
Per esistere infatti non bastano ragioni sufficienti ,ma sono necessarie
ragioni totali.
Se l’essere manca di una sola ragione non è in eterno. Non nasce . Quindi
non è ,e non sarà mai.
La soluzione della mia teoria consiste infatti in un hardware immaginario
,fatto anch’esso di teorema matematici astratti,che rappresentano la materia
al cervello ed ai sensi ,come impenetrabile e solida ,solo secondo l’
ipotesi del programma di luce dei fermioni ,secondo il principio di
esclusione di Pauli.
In pratica la materia vera non è costruibile ,perché non si possono dividere
le qualità dell’Essere mentale , in una estensione spaziale reale ,pena la
distruzione dell’Essere nel nulla assoluto . Nulla che però per una logica
fortunata è assurdo e quindi inesistente.
Pertanto il modello fisico della materia apparente è costituito con teorema
di numeri immaginari,che simulano un vuoto finto ed un pieno finto
,complementari nel continuo dello spazio tempo.(la lavagna mentale).
Cioè l’hardware visibile ,(il cervello e la materia) ,è finto e non falso .
Vale a dire che è veramente coerente , solo come teorema finti.
Finto non è dunque semanticamente un sinonimo di falso.
Si appalesano così il giudizio VERO e il giudizio finto . Il giudizio finto
è però coerente solo nel proprio sistema assiomatico Finto . Non è invece
costruibile in alcun modo ,l’assurdità del Falso
Il VERO ESSERE ESISTE; il Finto esistere è solo un pensato o un pensiero o
un pensare dell’Essere in Sé.
Il nulla non è perché non risulta altro che falso. Questo è il terzo
incomodo della logica,il nulla.
La logica va riformata dunque,come la matematica e la teoria standard ,con
una nuova semantica.
La realtà è costituita nel VERO ESSERE mentale ,che include l’essere
immaginario finto.
Così ho scoperto che la realtà è fatta di VERO e Finto. Il finto si divide
in + e - ; 1 e 0 binari; pieno e vuoto ecc.,ecc.,(tutti i contrari
immaginabili).
Contemporaneamente in altra città della Magna Grecia, Pitagora
descrisse l’essere visibile come avente come sua sostanza i numeri.
Praticamente secondo i pitagorici esiste una natura astratta invisibile
delle cose visibili. Ritenevano di conseguenza ,che il nostro mondo visibile
è un’apparenza dei sensi ,che leggono teorema matematici ,raffiguranti
materia finta.
Successivamente i discepoli di Pitagora cambiarono in parte questa idea
,sostenendo che i numeri erano modello dell’essere visibile. In pratica la
stessa cosa detta peggio. Si prestava così il fianco ai sofismi verbalistici
e senza sostanza semantica e logica. Ad aggravare la situazione ,secondo
alcuni storici e critici filosofici ,gli eleatici stabilirono infine nel
secondo periodo della loro scuola ,che la perfezione del loro Essere
astratto era rappresentabile nella sfera.
Questo fu l’errore mortale.
Interpretare l’Essere come dotato di un raggio, divideva di fatto il punto
mentale unificato ,quantizzandolo nell’essere intermittente complementare
dello spazio tempo materiale.
(Come fanno ora erroneamente le superstringhe nella M-teoria ,riaprendo
inutilmente in una lunghezza unidimensionale il quark puntiforme. Gli errori
filosofici sono la morte delle cattive teorie).
Eppure la sfera invisibile fu anch’ essa un concetto astratto della
geometria in un primo commento . Travisarla poi con una sfera solida
materiale, significò confondere il punto matematico col punto materiale
immaginario.
Ora ragionando noi sappiamo invece che nella geometria e nella matematica il
punto è equipotente al segmento raggio ,e la sostanza di numeri ordinali
continui è una astrazione al pari del modello di numeri cardinali
quantizzati. Cambia solo la densità degli insieme continui e di quelli
numerabili . Quelli continui sono fatti di transfiniti molto più densi e non
sono numerabili con tutto l’insieme dei numeri interi Aleph-zero.
Sono però tutti insieme immaginari ,fatti di numeri immaginari.
CONCLUSIONI
Quando le quantità numerarie vengono attribuite a presunti oggetti fisici ,i
numeri non rendono reale l’energia dell’universo nei corpi singoli ,poiché
l’energia totale dell’universo rimane uguale a un bilancio di valore totale
pari a zero. Gli addendi dell’addizione valgono dunque zero ,nel totale
della somma = a zero.
Non nasce un dualismo reale tra realtà invisibile continua e teorema
immaginari quantizzati visibili .
Sulla lavagna mentale i numeri estesi per ipotesi ,sono gli stessi numeri
astratti ,che vengono riposti continui in memoria ,dopo il sospendere della
visione accidentale dello spazio tempo dell’ipotesi. In modo improvviso
invece ,abbandonando la via della verità, Platone ed Aristotele travisarono
in dualismo reale ,fatto di due sostanze veramente opposte e diverse il
visibile e l’invisibile. Invece entrambi i due enti sono fatti di numeri
,ovvero l’invisibile ed il visibile sono fatti della stessa sostanza
mentale. In questo furono aiutati da Socrate stesso ,il quale dopo aver
fondato il giudizio scientifico universale, necessario e immutabile abdicò
dal destinarlo a conoscere l’invisibile Essere di Parmenide e non sistemò in
accordo con esso il pensiero di Pitagora.
L’unificazione falli anche allora ,cadendo come ora ,in qualche cosa di
simile alla matematica errata delle superstringhe.
Questa della M-teoria risulta infatti una metafisica sbagliata ,perché
individua nuovamente ragioni matematiche invisibili dei fenomeni visibili ma
non ammettendole come tali, continua a passarci dei teorema matematici ,per
particelle fisiche. Ancora si confondono il punto matematico col punto
materiale. Altrimenti si sarebbe chiarito che l’Essere di Parmenide è un
punto mentale di conoscenza completa,ovvero un insieme intero e limitato e
non infinito. Ovvero con i vecchi concetti di limitato ed illimitato ,da me
recuperati al vero significato semantico . Ne deriva ,che l’invisibile è un
punto mentale ,intero ,completo e quindi tutto limitato di,a,da,in,con,su,
per,tra,e fra Sé nella Mente.
Mentre il visibile è invece lui ad essere l’ente immaginario dell’illimitato
infinito potenziale o in atto,che transfinisce nel numerario della
rarefazione dei numeri primi, davanti,dopo e lungo di Sé nel cervello.
Si sarebbe così chiarito anche cosa è l’essere apparente di Pitagora ,se non
un insieme di numeri immaginari quantizzati inclusi nella mente dell’Essere
di Parmenide ,quando questi pensa in Sé medesimo, come se fosse davanti,dopo
e lungo la propria lavagna mentale ad ipotesi separate di parti diverse di
Sé.
In breve un pensiero continuo visto quantizzato ,non è duale realmente ma
rimane della stessa sostanza sia nello stato di numeri fermi ,che nello
stato di numeri estesi in un moto immaginario.Questa è la fisica quantistica
in direzione dell’invisibile e la fisica relativistica in direzione del
visibile apparente universo.Manca però alla conoscenza del mondo scientifico
istituzionale ,la filosofia giusta per riordinare l’interpretazione degli
esperimenti noti,in una teoria del tutto completa e decidibile.Si continua a
prendere per reale il mondo dell’apparenza e addirittura ora si nega il
mondo delle ragioni invisibili con accanimento ateo o agnostico.Entrambe le
due fisiche contrapposte sono però state da me riunite ora ,come casi
particolari nella fisica tachionica. Ovvero nella fisica della conoscenza
istantanea messa in memoria nel software mentale.Pochissimi però sono stati
informati della mia teoria fino a questo momento ,perché il mondo della
scienza da sempre è ostile a ricevere qualsiasi idea ,da chi non è incluso
nelle sue torri d’avorio.
Intanto la cosa per me è stata invece facile e agevole proprio perché non
praticando il mondo accademico delle nozioni inattaccabili ,ho potuto
lavorare senza pregiudizi e timori di essere deriso.
Mi è bastato rimuovere il solo pregiudizio che il visibile è reale e
l’invisibile è metafisico, ovvero inesistente.
IO HO CAPOVOLTO LA LOGICA APPLICANDO IL CONCETTO SINETERICO DI SOCRATE ALLE
RAGIONI INVISIBILI DELLE CAUSE E DEGLI EFFETTI VISIBILI. IN QUESTO MODO IL
MIO PENSIERO SINETERICO E ‘ DIVENUTO PIU VELOCE DELLA LUCE ,OVVERO
TACHIONICO ED ISTANTANEO E AGISCE A DISTANZA.
E’ risultato COSI’ NUOVAMENTE COME NEL PENSIERO DELLA MAGNA GRECIA,che
proprio il visibile è quasi inesistente ,essendo un leggero pensiero
immaginato con i sensi e che l’invisibile è realtà mentale molto solida è
consistente .
Facile a dirsi ma anche a capirsi, il continuo è più denso d’ informazioni
del quantizzato.
Ai sensi sembra invece solida la materia e sembra inconsistente e nullo il
vuoto.
In realtà l’informazione sineterica è transitività di ragioni verticali è
converge all’invisibile.
Il vuoto è allora completamente pieno d’informazione supercontinua e
densissima.
Iltachione Sito di Vincenzo Russo
Nel sito si possono trovare tutti gli argomenti per approfondire la teoria,
grazie a degli interessantissimi volumi in formato Pdf, che lo stesso Russo
mette a disposizioni di tutti.
http://www.webalice.it/iltachione/
Approfondimenti :
Le Coincidenze : Cosa c'è di vero?
Cosa sono di preciso le Coincidenze? Cosa c'è di vero? Perchè alcuni
scienziati ritengono che non sia il caso a gestirli, ma che dietro si
nasconda un meccanismo, che potrebbe essere logico? A detta di molti, casi,
situazioni ed eventi si verificano con il verificarsi di altri eventi. Ma
non è tutto : C'è chi sostiene che le Coincidenze siano dei segnali
provenienti da un mondo a noi sconosciuto...
Coincidenze
Universi Paralleli : Esistono davvero?
Gli Universi Paralleli esistono davvero? Cosa ne pensa la scienza? Possibile
che il nostro non sia l'unico universo e che facciamo parte di un sistema
più grande chiamato multiverso? Ma non è tutto. Alcune teorie cosmologiche e
fisiche dichiarano l'esistenza di universi multipli, forse infiniti, in
alcuni casi interagenti, in altri no. E se quelli che noi chiamiamo Ufo,
oggetti volanti non identificati, arrivassero attraverso dei tunnel
spazio-temporali da un'altro universo parallelo? Questo è molto altro vi
attende in questa ricerca...
Universi
paralleli
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