Lo studio della Luna deve il suo
sviluppo all'invenzione del cannocchiale da parte di Galileo. Questi,
scrutando il suolo lunare con l'ausilio del suo prezioso strumento ottico,
riuscì a disegnare una prima carta della Luna. Il progresso dell'astronomia
e la costruzione di strumenti sempre più perfezionati consentirono la
produzione di una cartografia lunare più precisa e dettagliata.
Dopo l'invenzione della fotografia il suolo lunare è stato osservato in
tutti i suoi particolari e quindi riportato su carte assai attendibili. La
superficie della Luna appare caratterizzata, come quella terrestre, da
pianure intervallate da zone montuose. Le prime sono state chiamate "mari",
mentre le seconde "monti". I "mari" della Luna sono grandi estensioni
pianeggianti, che all'inizio furono ritenute liquide. Più tardi però questa
ipotesi fu scartata del tutto perché si scoprirono in esse degli strani
corrugamenti. I "mari" della Luna si presentano di forma e grandezza
variabili, con insenature, golfi, penisole e rilievi costieri del tutto
simili ai rilievi terrestri. Il "mare" più grande, il mare Imbrium o mare
delle Piogge, si estende per circa 1 milione di kmq. I "monti" della Luna
sono degli ammassi rocciosi dai bordi taglienti per mancanza di agenti
corrosivi e alti migliaia di metri. La loro altezza viene stabilita
misurando le ombre che essi producono e che, per l'assenza di atmosfera,
sono assai nette. I "monti" lunari sono raccolti in catene di diversa forma
e sono preponderanti nella faccia nascosta della Luna.
La distanza media tra la Terra e la Luna è pari a 30 volte il diametro
terrestre, ossia circa 384.000 km. Un valore non molto alto, se si prendono
in considerazione i grandi numeri con i quali si misurano le distanze tra il
nostro pianeta e gli altri corpi celesti. Così, a causa della sua vicinanza,
la Luna ci appare molto grande, nonostante sia un astro relativamente
piccolo. Il suo diametro è di 3470 km (un quarto di quello terrestre); il
suo volume è pari a 21.990 milioni di kmc, ovvero il 2% del volume della
Terra. La sua superficie è di 37,960 milioni di kmq (esattamente il 7,4% di
quella terrestre).
A differenza della Terra, la Luna è del tutto sprovvista di atmosfera. La
sua superficie quindi si riscalda e si raffredda più velocemente di quella
terrestre. Inoltre il giorno lunare dura molto di più di quello terrestre:
circa 28 giorni. Questo significa che la superficie lunare rimane esposta
ininterrottamente alla luce del Sole per ben 14 giorni e si raffredda in una
lunghissima notte che dura altrettanti 14 giorni. È evidente allora che gli
sbalzi di temperatura che possono avvenire sulla Luna sono più elevati di
quelli che possono avere luogo sul nostro pianeta.
Il suolo lunare è coperto da voragini circolari che per analogia con quelle
che si trovano sulla Terra sono state chiamate crateri. Data la loro
grandezza si esclude che si tratti di formazioni di origine vulcanica. Si
pensa invece che essi siano stati determinati dalla collisione di meteoriti
o pianetini con la Luna. Sappiamo infatti che il satellite non è protetto da
un'atmosfera, capace di disintegrare o incendiare i corpi provenienti dallo
spazio, così al momento dell'impatto tali corpi mantengono intatta la loro
enorme forza d'urto. I crateri lunari sono di forma circolare e presentano
bordi in rilievo, taglienti e frastagliati. Dal bordo dei crateri e in
condizioni di illuminazione solare particolare, si possono distinguere una
serie di rette bianchissime, dette raggi. Si tratta di formazioni lineari,
larghe circa 1 km, che si diramano a raggiera dai crateri più importanti,
attraverso la superficie, per parecchi chilometri.
Sin da tempi antichissimi molte civiltà hanno suddiviso il tempo in
settimane. Questa consuetudine trae le sue origini da osservazioni
astronomiche. Quattro settimane corrispondono infatti a un periodo di tempo
pari a un mese sinodico, detto lunazione. Di certo questo fatto deve aver
attirato l'attenzione degli antichi. La lunazione è suddivisa da quattro
momenti caratteristici, corrispondenti ad altrettanti fenomeni celesti,
detti fasi. Ogni fase è determinata da una posizione caratteristica che la
Luna occupa nel cielo e che determina una diversa illuminazione della faccia
rivolta verso la Terra e un diverso orario di presenza della Luna al di
sopra dell'orizzonte.
La Luna esercita un'influenza diretta e non trascurabile sulle vicende
terrestri. Secondo alcune credenze popolari la Luna aveva persino il potere
di agire sullo spirito e sulle emozioni dell'uomo, lasciandovi tracce
durature. L'influenza della Luna sulla Terra si manifesta soprattutto
attraverso fenomeni dovuti alla forza di attrazione. L'effetto da essi
prodotto è il periodico sollevamento e abbassamento delle masse terrestri
alla superficie. Quando la Luna si trova allo zenit di un mare, il livello
dell'acqua si innalza al di sopra della media, dando luogo al fenomeno della
marea. Anche le terre emerse, pur essendo più rigide dell'acqua dei mari, si
alzano al di sopra del loro livello medio per questa medesima ragione.
Tutti questi fenomeni producono delle conseguenze notevoli. Per effetto
delle maree infatti le coste dei mari sono soggette a continui processi di
erosione. Il riflusso marino finisce per intasare periodicamente le foci dei
fiumi, con conseguenti gravi ripercussioni sul normale regime dei fiumi
stessi e dei loro affluenti. Sovente le inondazioni sono provocate dalla
concomitanza della piena di un fiume con una marea particolarmente elevata
che ne impedisce il naturale deflusso alla foce. L'attrazione lunare è
quindi in grado di alterare, anche solo per brevi intervalli di tempo, non
esclusivamente la morfologia, ma anche la biologia del nostro pianeta,
agendo sugli organismi viventi, sulla produttività delle colture e sul buon
andamento degli allevamenti. In ultima analisi la Luna condiziona la stessa
vita dell'uomo.
L'eclissi è un fenomeno che si verifica quando la luce solare che dovrebbe
illuminare la Luna viene intercettata dalla Terra (eclissi di Luna) o quando
la luce solare che dovrebbe colpire la Terra viene intercettata dalla Luna
(eclissi di Sole). L'eclissi di Sole ha luogo solo durante la fase di Luna
nuova (e quindi il satellite può trovarsi tra il Sole e la Terra). L'eclissi
di Luna si verifica solo nella fase di Luna piena (e di conseguenza la Terra
può occupare una posizione intermedia tra il Sole e la Luna). Talvolta si
possono verificare delle eclissi parziali. In questo caso si effettua un
occultamento parziale. Inoltre, data l'ampiezza della superficie terrestre,
solitamente un'eclissi è totale in una certa zona e parziale per il resto
del pianeta.
Sin dalla metà degli anni Sessanta, la Luna è stata visitata più volte dalle
sonde spaziali americane inviate con o senza uomini a bordo. Ciò ha permesso
di raccogliere numerosi dati dettagliati sulla morfologia e la composizione
della superficie lunare. In particolare le sonde Surveyor hanno consentito
un esame iniziale del suolo lunare, mentre le missioni Apollo (tra il 1969 e
il 1972) hanno portato sulla Terra molte decine di chilogrammi di materiale
lunare, prelevato in zone di natura geologica diversa.
Da tempo il mondo scientifico si interroga sulle possibilità future di un
soggiorno umano sulla Luna. Il satellite infatti potrebbe fungere da base di
lancio per le astronavi, facilitandone enormemente il decollo, data la sua
scarsa forza di gravità. Inoltre la Luna potrebbe costituire un ottimo luogo
di osservazione per astronomi e astrofisici: grazie all'assenza di atmosfera
e di assorbimento delle radiazioni cosmiche, telescopi e radiotelescopi
opererebbero in assenza di qualsiasi interferenza. Infine il nostro
satellite potrebbe diventare un laboratorio privilegiato di fisica, chimica
e biologia: mancando di atmosfera e di agenti patogeni estranei,
consentirebbe la realizzazione di esperimenti altrimenti non attuabili. Le
difficoltà di tali progetti sono enormi e al momento non se ne prevede
comunque l'attuazione.
Fonte :
http://www.antoniogramsci.com
Approfondimenti :
La Via Lattea e gli altri pianeti
Alla scoperta della nostra
Galassia, la Via Lattea e tutti i pianeti in essa contenuti.
http://www.beliceweb.it/ricerca/index.php?art=scienza_e_tecnologia/pianeti.htm
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