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Lunedì, 14 Settembre 2009 (Aggiornato e Revisionato il 13/04/2013) Stampa |
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Saturno

 

Secondo dopo Giove in ordine di grandezza, Saturno può essere considerato un pianeta gigante. Il suo diametro misura infatti all'equatore 120.000 km; il suo volume è quindi ben 763 volte maggiore rispetto a quello terrestre. La sua massa però è appena 95 volte quella della Terra: ciò significa che esso è ancora meno denso di Giove (densità 0,72, 1/8 di quella terrestre).

 

 

Come Giove, Saturno compie in un tempo relativamente breve il moto rotatorio attorno al proprio asse, impiegando circa 10 h e 15 m. Anch'esso risulta sensibilmente schiacciato ai poli (ha un diametro polare pari a 108 000 km). Il suo moto di rivoluzione è invece lunghissimo: per svolgere il suo percorso attorno al Sole necessita di 30 anni, mantenendosi a una distanza media dall'astro pari a 1 miliardo e 428 milioni di chilometri. La temperatura di superficie del pianeta Saturno è di 150 °C. Dalle osservazioni appare avvolto da una fascia atmosferica il cui spessore è stato valutato in circa 26.000 km. In essa abbondano metano (più che in Giove) e ammoniaca in gran parte congelata.

La peculiarità di Saturno consiste nei suoi anelli, spessi meno di 1 km e situati a circa 11.000 km sopra il suo disco, attorno all'equatore. La loro estensione verso lo spazio è di 56.000 km, il loro diametro complessivo è 270.000 km.
L'astronomo italiano Gian Domenico Cassini nel 1675 per primo rilevò che quell'anello visibile dalla Terra attorno a Saturno era in realtà diviso in più parti, e precisamente in due. Nel 1850 George P. Bond scoprì un terzo anello. Le osservazioni successive e le riprese fotografiche compiute dalle sonde spaziali hanno svelato l'esistenza di altri anelli. I quattro principali sono solitamente indicati con le lettere A, B, C, D. Probabilmente gli anelli sono costituiti da un gran numero di particelle di sabbia e di ghiaccio.

Anche Saturno possiede il suo gruppo di satelliti. Prima che la sonda Pioneer 11 riuscisse a passare nelle vicinanze del pianeta, nel 1979, se ne conoscevano solo 10. Al momento, ma non sono dati definitivi, il loro numero si aggira intorno a 22. Tra i satelliti più importanti spiccano Prometeo e Pandora, detti anche "cani pastore", poiché si trovano ai bordi dell'anello F e con la loro forza di gravità ne tengono unite le particelle; Febe, un satellite dotato di moto retrogrado; Epimeteo e Giano, che adottano ogni 4 anni reciprocamente l'uno l'orbita dell'altro. Vanno ricordati inoltre Teti, scoperto nel 1684, il cui diametro massimo è di 1060 km; Rea e Giapeto, rispettivamente del diametro di 1530 e 1460 km, e Dione (1120 km all'equatore). Infine vi è Titano, il satellite maggiore, con un diametro che misura ben 5600 km.

Il mondo scientifico attende con ansia gli esiti di una spedizione congiunta Nasa-Esa (l'Agenzia Spaziale Europea), che dovrebbe partire nel 2000 e ha come principale obiettivo l'esplorazione di Saturno. La missione sarà dedicata all'astronomo Cassini, grande studioso di questo pianeta. Il veicolo, un Mariner Mark II, raggiungerà Saturno sfruttando l'assistenza gravitazionale fornita dai satelliti di passaggio per mantenere in orbita l'astronave. Dopo essersi immessa in orbita attorno al pianeta, la Cassini dovrebbe rilasciare una sonda, interamente progettata dall'Esa, con destinazione Titano. La sonda calerà lentamente nell'atmosfera per saggiarne le caratteristiche chimico-fisiche in dettaglio. Infine atterrerà sulla superficie, che, secondo alcuni scienziati, è ricca di composti organici complessi, del tutto simili a quelli che sulla Terra hanno generato le prime forme di vita. Tuttavia le possibilità di trovare su Titano una sia pur minima forma di vita sono alquanto remote, data la sua bassissima temperatura, circa 170 °C.

Fonte : http://www.antoniogramsci.com


 

 

 

 

 

 

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